“Disegnare” il suono, rendendolo visibile? E’ possibile, grazie alla cimatica: è la disciplina che si occupa dello studio sistematico delle manifestazioni periodiche della gamma acustica e dell’effetto delle vibrazioni sulla materia. Il termine, ricorda Carmen Di Muro su “Scienza e Conoscenza”, deriva dal greco kymatika (κυματικά) e designa lo “studio dei fenomeni ondulatori”. In sostanza: le onde invisibili – sonore, in questo caso – possono produrre figure precise, intervendo sulla materia. Tutto nasce dall’ispirazione iniziale di un fisico tedesco dell’Ottocento, Ernst Chladni. Fu lui a scoprire che la vibrazione del suono può arrivare a comporre figurazioni fisiche. Usando un archetto, fece risuonare una lamina di metallo, cosparsa di sabbia finissima, dopo averla appoggiata alla cassa armonica di un violino. A quel punto, vide che l’energia sonora agiva sulla sabbia e ne plasmava l’assetto, disegnando su di essa precise forme geometriche.
Sbalorditivo il risultato ottenuto: figure regolari, con linee simmetriche capaci di modificarsi al variare dell’altezza della nota. Queste configurazioni sono tuttora chiamate “figure di Chladni”, il primo ad aver fissato i principi sperimentali dell’acustica, documentandoli in modo sistematico. Secondo alcuni, la cimatica rappresenta «un portale sul mondo invisibile delle forme del suono». Dopo i primi esperimenti di Chladni, fu elaborata dal medico svizzero Hans Jenny verso la metà del Novecento: sperimentando e osservando, il dottor Jenny ha sviluppato una vera e propria base concettuale del fenomeno, studiando gli effetti morfogenetici delle onde sonore sulla materia. «Tutti i fenomeni osservati sulla superficie vibrante – scrive sempre Carmen Di Muro su “Scienza e Conoscenza” – erano sempre il prodotto di un campo più ampio, e qualsiasi cambiamento nella frequenza del campo vibrazionale alterava immediatamente i fenomeni osservati».
Gli schemi, quindi, potevano essere compresi solo all’interno del loro ambiente. E i modelli di forma erano un’espressione del movimento e del processo di energizzazione, dove la relazione “creato-creatura” era inscindibile. «Questo tipo di esperimenti permise a Jenny di produrre modelli vibrazionali in serie, di fotografarli e confrontarli». Gli esperimenti del medico svizzero hanno così mostrato, in modo empirico, come «certe frequenze, all’interno della gamma udibile» potevano creare forme fluide: e questo «non solo nei liquidi, ma anche in polveri e paste viscose». Il dottor Jenny dimostrò anche come la materia inerte, una volta «animata dal suono», poteva anche «assumere un movimento circolatorio analogo a quello degli organi del corpo e al complesso sistema fisiologico degli organismi viventi». Un esempio illuminante, quello fornito dalla cimatica, perché permette – in modo straordinario ed emozionante – di visualizzare l’effetto pratico delle onde (come quelle sonore) sulla materia, tutt’altro che insensibile alle sollecitazioni che ricevere.
Non a caso, si basa proprio sullo studio delle frequenze (che incidono direttamente sul nostro benessere) l’intero sistema di conoscenze sviluppate da Pentater, per mettere a punto i suoi dispositivi progettati per migliorare il nostro stato di salute proteggendo il corpo dalle interferenze problematiche. La cimatica mette in mostra in maniera spettacolare quello che il dottor Emilio Terziano e suo figlio, l’ingegner Andrea Terziano, sanno da sempre: la materia (incluso il corpo umano) interagisce in modo continuo con le vibrazioni che riceve. Per questo, i dispositivi Pentater sono appositamente programmati, in base alle acquisizioni della fisica quantistica, per schermare le persone e l’ambiente in cui vivono dalle emissioni potenzialmente pericolose che provengono dai dispositivi elettrici ed elettronici di uso quotidiano, nonché dalle geopatie emanate dal sottosuolo anche tra le pareti domestiche. Lo stesso principio guida i prodotti analgesici Pentater per inibire il dolore fisico e impedire la formazione del calcare nell’acqua.
Fonte:
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/che-cos-e-la-cimatica